I PARLAMENTI NAZIONALI NELLA CRISI ECONOMICA NELLA ZONA EURO: OPPORTUNITÀ E SFIDE
DOI:
https://doi.org/10.12775/TSP-W.2015.001Parole chiave
National parliaments, the Eurozone Crisis, The Fiscal Council, The Federal Constitutional Court, European Union, Fiscal TreatyAbstract
La crisi dell’Eurozona e la successiva reazione da parte delle istituzioni europee e nazionali sono generalmente considerate causa di un considerevole indebolimento dei poteri dei parlamenti nazionali. Un tale risultato è intervenuto in un contesto nel quale gli equilibri inter-istituzionali all’interno degli Stati Membri, in particolare le relazioni tra legislativo ed esecutivo, sono state plasmate per anni dal processo di integrazione europea, di solito a vantaggio dei governi. L’articolo intende analizzare se e in che misura la crisi dell’Eurozona ha davvero condotto ad una marginalizzazione dei parlamenti nazionali; o se, invece, in ragione delle misure adottate a livello europeo e nazionale e alla giurisprudenza costituzionale, essa può essere vista come una opportunità per i parlamenti per ridefinire e adattare il loro ruolo nell’ambito dei rispettivi ordinamenti costituzionali. L’articolo si basa su una analisi comparata dei parlamenti di cinque Paesi dell’area Euro – Francia, Germania, Italia, Portogallo e Spagna – selezionati per il diverso funzionamento delle loro forme di governo, il grado di protezione costituzionale e assicurato alle prerogative parlamentari e perle rispettive situazioni economiche e finanziarie durante la crisi.Riferimenti bibliografici
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