Tradizione dei testi, ambiente culturale e selezione dei generi: alcuni casi esemplari nella storia letteraria italiana tra Quattro e Cinquecento
DOI:
https://doi.org/10.12775/TSP-W.2012.004Parole chiave
włoska tożsamość narodowa w dobie renesansu, Zakochany Roland Boiarda, Orland szalony Ariosta, Canziore PetrarkiAbstract
La dedizione di Vellutello al testo vulgato, nonostante i suoi propositi rivoluzionari o eretici, testimonia del fatto che ormai la classicizzazione del Petrarca lirico, attraverso la monumentalita (non in termini di dimensioni, ma di ricercatezza editoriale, di allure) dei libri che ne contenevano l’opera, si era compiuta; la tradizione testuale e le scelte editoriali avevano creato assieme una tradizione culturale e letteraria, destinata a riprodursi meglio di altre perché piu adatta alle mutazioni ambientali, sociali e culturali in cui essa prospero. Le operazioni come quella di Vellutello possono essere misurate, a posteriori, in termini di scarto rispetto a quella tradizione, o meglio, a quelle due tradizioni, testuale e culturale, che nella storia del libro italiano del Cinquecento si intrecciano e si alimentano a vicenda.Tradition of texts, cultural environment and selection of genres: some cases: Italian literary history between 15th and 16th century
Abstract
The paper examines the ways in which the transmission of some books have generated cultural options and stylistic choices and focuses on some cases of interaction between the press and the development of literary genres occurred in the first decades of the press industry in Italy. In particular, it examines how much diverged the diff usion of two classics conceived between the end of fifteenth and the beginning of sixteenth century, when the propagation of the new medium was rapidly increasing: the Inamoramento d’Orlando of Boiardo and Ariosto’s Orlando Furioso, the first of poor luck and scarcely spread, the latter intended to be released within the new scope of print; and it focuses on some sixteenth century editions of Petrarch’s Canzoniere, in particular on those published by Aldus Manutius and his heirs (in Venice in 1501 and 1514), by Giunti in Florence in 1504 and 1510, and by Minuziano in Milan in 1516.
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